Sentenza n. 1641/2017 delle Sezioni Unite: risarcimento dei danni provocati dai pagamenti preferenziali
Nel 2017, l’avv. Edoardo Staunovo-Polacco ha difeso un fallimento milanese davanti alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, ottenendo una sentenza che ha avuto un forte impatto sulla risarcibilità dei danni derivanti dai pagamenti preferenziali compiuti da un soggetto poi caduto in fallimento. La Corte ha stabilito che il curatore fallimentare ha la legittimazione attiva per agire in giudizio per il risarcimento dei danni da bancarotta preferenziale, che prima era stata negata da molti giudici di merito.
La legittimazione del curatore all’azione risarcitoria
Con la sentenza n. 1641/2017, invece, la Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, ha sancito che il curatore fallimentare può esercitare l’azione risarcitoria contro gli amministratori di una società fallita qualora siano stati effettuati pagamenti preferenziali a danno della massa dei creditori. Questo principio rafforza il ruolo del curatore come rappresentante della massa e gli consente di tutelare i diritti dei creditori, che altrimenti avrebbero dovuto agire singolarmente, per il risarcimento del danno, al di fuori dalla procedura concorsuale..
Il risarcimento dei danni nei pagamenti preferenziali
La sentenza ha risolto un’importante diatriba fra i Giudici di merito sul risarcimento dei danni causati dai pagamenti preferenziali. Essa consente ai curatori di intervenire con maggiore efficacia contro comportamenti che danneggiano la parità di trattamento tra i creditori, garantendo così un maggior rispetto delle regole concorsuali.